Omofobia e Sport, ancora un binomio difficile da smantellare
L’omosessualità nello sport è considerata ancora un tabù. Pesante, presente e difficile da gestire, nonostante sempre più atleti, vincendo la paura, dichiarino pubblicamente il proprio orientamento omosessuale.
Il mondo sportivo è conosciuto, oltre che per i vantaggi dell’attività sportiva per la salute e il benessere, anche perchè è un mondo molto chiuso e rigido. Sappiamo quanto è difficile per atleti e atlete rivelare alla squadra, agli allenatori e dirigenti, di essere omosessuali o transgender.
E questo nonostante ci siano esempi famosi di sportivi conosciuti a livello internazionale che hanno fatto il loro coming out, senza che questa notizia abbia intaccato la loro fama, l’affetto dei tifosi, la stima delle società sportive e il livello di professionalità.
Anche in contesti difficili come quelli sportivi è possibile innescare dei micro-cambiamenti che possano portare valore aggiunto migliorando la performance, il clima organizzativo, le relazioni tra gli atleti e tra atleti e coach, il benessere globale e qualità del lavoro di squadra.
Un team privo di conflittualità, attento ad una comunicazione rispettosa delle diversità e delle specifiche caratteristiche di ognuno, è garanzia di risultati eccellenti a qualunque livello agonistico.
Crediamo che l’omofobia e la più sottile omonegatività, l’eterosessismo, il sessismo siano da combattere partendo dai bambini e per questo motivo riteniamo utile dei percorsi di informazione e formazione a partire dalle squadre dei più piccoli.
Valutiamo specifiche richieste di società e federazioni sportive e proponiamo:
- Familiarizzazione con le tematiche di genere (maschile/femminile) a partire dalle fasce di età più giovani
- Individuazione e gestione di stereotipi e pregiudizi di genere e orientamento sessuale nella cultura sportiva di appartenenza
- Percorsi di formazione su orientamento sessuale e identità di genere, omonegatività e bullismo/mobbing
- Informazione e formazione per atleti/e e loro genitori, allenatori/trici, dirigenti sportivi/e e altre figure di riferimento (es. fisioterapisti/e, medici sportivi, ecc) su omonegatività e omonegatività interiorizzata
- Seminari su come riconoscere e gestire il bullismo omo-transfobico all’interno di squadre e società sportive
Per richiedere informazioni o una proposta ad hoc scrivici inserendo i tuoi dati nel modulo qui a destra. Ti risponderemo prima possibile.