Mentre in Italia ancora ci si interroga su quale sia il rapporto tra omosessualità e fede, e come questi due aspetti dell’identità che vengono vissuti come conflittuali possano essere integrati, in modo da permettere alla persone di sperimentare una sensazione di completezza e benessere, dalla Finlandia ci arriva un bella lezione.
Sei organizzazioni luterane affiliate alla chiesa finlandese hanno promosso una campagna chiamata “Resisti”: la testimonial dello spot è Anni (inquadrata di schiena o in penombra, per renderla irriconoscibile) che racconta di essere stata bisessuale, ma di essersi salvata da una “vita di peccato” grazie alla conoscenza del Vangelo e dei comandamenti.
La campagna ha avuto successo…ma in senso opposto a quello sperato…infatti il giorno della prima messa in onda dello spot 500 finlandesi hanno presentato la richiesta per ritirarsi dalla chiesa finlandese, annullando il battesimo, seguiti da alcune migliaia al giorno nella settimana successiva.
Nonostante Lasse Nikkarikoski, direttore dell’associazione evangelica luterana di Finlandia, una delle sei che hanno promosso la campagna in oggetto, non abbia voluto scusarsi ritenendo che lo spot insegni a non “cedere alle sirene della società e a vivere secondo le scritture”, il capo della chiesa finlandese, Kari Makinen si è scusato con i finlandesi, e non solo con la comunità omosessuale locale, dicendo di “comprendere il dolore e la collera delle persone che sono state offese dalla campagna Resisti”, e ha dichiarato che d’ora in poi la Chiesa starà più attenta.
Del resto l’appartenenza alla Chiesa Finlandese comporta una tassa dell’1% (da quando la Chiesa non è più di Stato e dipendente economicamente da esso) che il 78% dei finlandesi paga volentieri, a meno che non si verifichino episodi spiacevoli come questo. Lo scorso autunno 40.000 finlandesi avevano abbandonato la chiesa (provocandole anche un danno economico stimato di 7 milioni di euro) perché un membro del partito cristiano-democratico aveva espresso pareri troppo omofobici in un programma televisivo. Ne era nato un grande imbarazzo, rinnovato oggi da questa campagna pubblicitaria.
In questo modo i finlandesi esprimono il loro dissenso nei confronti di una chiesa troppo tradizionalista e rigida, che discrimina invece di accogliere. La letteratura scientifica è piena di studi che evidenziano l’enorme sofferenza e i problemi psicologici che i credenti omosessuali di culti monolitici accusano. In Italia ci sono tanti gruppi di omosessuali credenti, sia cattolici, vetero-cattolici e protestanti che cercano di conciliare la loro identità religiosa e omosessuale (anche molte persone transgender per fortuna). Riusciranno a fare ascoltare il loro dissenso in modo altrettanto efficace?
A cura delle dott.sse Valeria Natali e Paola Biondi