Ho letto in un articolo su una rivista di musicoterapia americana, di cui non ricordo i dettagli ma che cercherò sicuramente, che ci sono omosessuali e gay.
E non tutti gli omosessuali sono gay, ma tutti i gay sono omosessuali.
Com’è possibile questo?
Escludendo il fattore genere per cui sono comprese in questa differenziazione anche le lesbiche, l’articolo sottolineava come gli “omosessuali” siano coloro che sono attratt* da persone del proprio sesso ma sono per così dire “velati/e”. I “Gay” al contrario, sia maschi che femmine (perchè nella lingua inglese si usa per entrambe le categorie lo stesso termine), sarebbero gli/le omosessuali che invece sono “venuti fuori”, hanno fatto il proprio coming out.
Cerchiamo di capire meglio di cosa si tratta. La parola Coming out deriva dalla frase inglese coming out of the closet (“uscire dal ripostiglio” o “uscire dal nascondiglio”, ma letteralmente “uscire dall’armadio a muro”), cioè “uscire allo scoperto“.
Indica il momento in cui si decide di dichiarare la propria omosessualità a parenti, amici, conoscenti.
Non esiste un solo coming out ma infiniti: ogni volta che sceglierai di parlare a qualcuno del tuo orientamento sessuale sarà un nuovo coming out.
Per qualcuno è un percorso estremamente facile e lineare
Viene quasi spontaneo parlare di questa parte importante di sè e si fa così naturalmente da lasciare spiazzati coloro che invece hanno una tremenda paura di farlo.
Per altri il percorso è più articolato e difficoltoso e quasi sempre tempestato di sentimenti ed emozioni negative: paura, timore, vergogna, sensi di colpa.
Perchè fare coming out allora?
Perchè la sincerità nella vita paga sempre. E dà tante soddisfazioni. Io credo che se si vuole vivere bene, con serenità e gioia è fondamentale essere sinceri con se stess*.
Non sarà facile e la prima reazione che le persone a cui lo dirai potrebbero avere sarà per te una bella bastonata. Ma statisticamente nella maggior parte dei casi (parliamo di quasi il 98%) col tempo le situazioni e le relazioni migliorano e chi ci sta accanto potrà accogliere la tua “nuova identità” senza ucciderti 🙂
Ci sono anche una serie di vantaggi nella scelta di rivelarsi a chi ci circonda:
- Ti sentirai felice. Giovanni Dall’Orto nel suo libro “Figli diversi” paragona questa situazione ad un sopravvissuto ad un campo di concentramento e sottolinea che “ti chiederai come hai fatto a sopportarlo per tanto tempo“. Generalmente si sprecano tante energie nel nascondersi e inventare nuove bugie ed ora puoi utilizzare le stesse energie per vivere meglio. Occhio però: dirlo a chi ti circonda è solo il primo passo, non risolve di certo tutta la tua vita!
- Puoi smontare eventuali ricatti. Ci sono persone che potrebbero sfruttare il tuo essere velat* per ricattarti minacciando di rivelare tutto ai tuoi genitori, ai tuoi amici o al tuo datore di lavoro. Come ogni ricatto esplicitare il motivo per cui si è ricattati leva potere al ricattatore. E ti fa sentire liber*.
- Chiunque apprezza la sincerità. Anche se fa male la sincerità è una qualità apprezzata da chiunque, soprattutto se si tratta del rispetto nei confronti di se stessi. E’ più facile fare battutine davanti a “velat*” che non hanno il coraggio e la forza di controbattere piuttosto che davanti ad una persona omosessuale dichiarata che sa rispondere per le rime.
- I tuoi rapporti miglioreranno. So che probabilmente non mi crederai ma, dopo la reazione spesso violenta dei familiari, è possibile creare un rapporto basato sulla sincerità e sulla fiducia e nella maggior parte dei casi migliore di quello che c’era prima. Nessuno è uguale ad un altro e questo vale anche per le famiglie e per il singolo rapporto genitori-figl*. Non avere fretta, a volte ci vogliono anni prima che le cose cambino. Ma cambiano sempre in meglio, il peggio è sempre all’inizio.
- Puoi cambiare il mondo. No, non sto scherzando. Per cambiare il mondo basta cambiare se stessi e poi piano piano coloro che ci circondano. E il tuo parlare con serenità della tua omosessualità stona con l’immagine dell’omosessuale perverso, depravato e cattivo che gli altri hanno in testa, costringendoli a modificare la loro pre-idea o meglio pre-giudizio. Ti pare poco?
Un’avvertenza importante
Sei liber* di scegliere se e quando fare il tuo coming out, non devi sentirti obbligato solo perchè altri tuoi amici l’hanno già fatto o qualcuno ti spinge a farlo. Nè devi farlo semplicemente perchè ora sai di essere omosessuale.
Ma non cercare scuse: nessuno di quelli che ha fatto coming out si è pentito di averlo fatto, sebbene non sia stato a volte così facile come pensava. Può anche capitare che tutto il mondo sappia prima di te che sei omosessuale e questo ti aiuterà quando deciderai di varcare la soglia della tua nuova vita.
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