Nell’ultimo incontro fatto con un mio paziente, questi mi ha portato una lettera che aveva scritto come esercizio concordato qualche settimana prima.
Gli avevo chiesto di scrivere una lettera pensando alla fine di questo anno e di inserirci dentro le cose che avrebbe voluto lasciare e non portare con sè nel 2015.
Mi è piaciuta molto e ho deciso, previo suo consenso ovviamente, di pubblicarla come augurio per un bellissimo 2015. Dedicato soprattutto a chi ha paura di essere se stesso/a, di fare coming out, di esprimere i suoi sentimenti, di chiudere una situazione che fa stare male, di progettare una vita migliore e di impegnarsi per realizzarla.
Di chi ha paura di essere giudicato o giudicata per chi è, perchè è una cosa che ha sperimentato troppe volte, paura di essere rifiutato/a, maltrattato/a, picchiato/a se rivelasse ai suoi genitori di essere gay, lesbica o transgender. Perchè ha già sentito troppe volte notizie in tv o sui giornali di altri/e come lui o lei che hanno avuto questo bel trattamento.
Auguro a tutte le persone coraggiose che combattono ogni giorno per affermare chi sono e farsi rispettare per quello che sono, che cadono e si rialzano, che anche se umiliate si rialzano sempre e camminano a testa alta, senza vergogna. Perchè piano piano possano diventare così forti da lasciare, magari a fine dicembre 2014, tutto ciò che è stato di ostacolo per una vita vera e piena di gioia e serenità.
Ecco, qui sotto la lettera di Marco, che ringrazio pubblicamente per avermi concesso la pubblicazione e per il percorso che coraggiosamente sta portando avanti insieme a me. Vi auguro un 2015 all’altezza dei vostri desideri 🙂
“Care mie paure.
Siete state mie compagne di viaggio per tanto tempo. A volte, oserei dire, quasi una presenza irrinunciabile e di conforto. Siete state d’aiuto come scusa per non avere responsabilità e per prendere tempo sui problemi. Avete evitato tanta ansia, certo, ma ne avete creata altrettanta.
Da questa mezzanotte del 31 dicembre 2014 le nostre strade non potranno che dividersi.
Finisce un anno, l’ultimo in cui ho 29 anni e ne inizia un altro dove ne compirò 30. Ormai sono un uomo adulto che non ha bisogno di scuse e necessita solo di chiarezza e di fare da se. Non potremo più contare l’uno sulle altre, purtroppo. Ognuno dovrà contare solo su se stesso.
Dovrete trovare qualcun altro da circuire e spaventare.
All’inizio sarà dura, ci mancheremo a vicenda. Non so voi ma io non avrò più scuse per vivere con serenità e felicità e per non privarmi delle belle occasioni. Non portrò più starvi dietro.
E’ stato un bel periodo, ma come tutte le cose finisce.
Addio.”
Ho una nipote unica che a 18anni e diventata lesbica. che possiamo fare?
Probabilmente lo è sempre stata, non è “diventata” lesbica 🙂
Se le volete bene l’unica cosa da fare è amarla per quello che è veramente e non per quello che voi vorreste che lei fosse.
Potreste aiutarla a vivere serenamente e felicemente la sua vita, sostenendola se deciderà di non nascondersi.